giovedì 28 aprile 2011

Prospettiva 2
Perspective 2

Per quanto riguarda il Cinema d'Animazione l'illusione che si crea con l'uso della prospettiva nel fare i fondali e le persone/oggetti che ci sono nell'inquadratura (e che magari si muovono anche) assume un ruolo fondamentale per aumentare la credibilità di ciò che si sta vedendo.

Un personaggio animato a mano, che parla e si muove in modo molto realistico e convincente, perderebbe tutto il suo fascino e la sua credibilità se si muovesse su un fondale con proporzioni e prospettiva non corretti.

D'altronde in un cartone animato di fondali ce ne sono non pochi, per cui devono sicuramente esser ben studiati all'inizio nella fase di concept, ma poi nella loro realizzazione bisogna essere abili a disegnarli e colorarli nel minor tempo possibile per riuscire a farli tutti entro i tempi stabiliti (in un team d'animazione ogni ruolo ha un tempo limite da dover rispettare per le consegne dei lavori).

Ci sono 5 punti fondamentali da tenere bene a mente quando si disegna (e dipinge) i fondali per l'animazione:
-Prospettiva atmosferica (riguarda il colore: più le cose sono lontane e più sono "sbiadite" per l'effetto dell'aria che fa da filtro opaco tra noi e l'oggetto in questione);
-Sovrapposizione (l'oggetto che sta dietro è più lontano da noi rispetto a quello che sta davanti);
-Diminuzione delle grandezze (più le cose son lontane e più "appaiono" piccole);
-Gradiente di trama (ad esempio i fili d'erba in primo piano sono ben più nitidi e visibili rispetto a quelli che son molto più lontani da noi);
-altezza sul piano (più le cose son lontane da noi e più si avvicinano all'orizzonte, che corrisponde sempre all'altezza del nostro occhio-punto di vista).

Detto questo vi posto un esercizio fatto in classe durante il primo anno di Cinema d'Animazione in cui si doveva disegnare un fondale tenendo conto dei 5 punti sopraelencati.



Primo schizzo iniziale non molto corretto.
Prospettiva centrale.



Stesso disegno risistemato dopo i consigli e le osservazioni dell'insegnante.



Esercizi (alcuni fatti a mano libera) sulla prospettiva a due punti di fuga.



Esercizi sulla prospettiva a tre punti di fuga.
Il disegno della foresta è lo stesso: in alto c'è l'idea iniziale mentre in basso l'ho sistemato dopo i consigli e le osservazioni dell'insegnante.

martedì 26 aprile 2011

Prospettiva
Perspective

Voler rappresentare su un foglio bidimensionale uno spazio o un'oggetto qualsiasi che però nella realtà è tridimensionale sembrerebbe davvero difficile da realizzare.
Ecco quindi che ci viene in aiuto la prospettiva che ci permette di rendere possibile quest'impresa.

Il trucco sostanzialmente sta nel "rappresentare" semplicemente su carta il modo in cui il nostro occhio nella realtà vede gli oggetti e gli spazi tridimensionali.
Quello che è più lontano da noi lo vediamo più piccolo non perché lo è davvero bensì per via della distanza che separa noi da quell'oggetto.

Per questo noi disegnatori sappiamo bene che in realtà la prospettiva (che noi usiamo per disegnare cose tridimensionali su carta) non è nient'altro che un'illusione della realtà.

Un buon uso della prospettiva è fondamentale per far "credere" allo spettatore (o lettore di fumetti) che quello spazio o quell'oggetto ha una sua profondità (anche se in realtà il foglio è piatto).

Vi posto alcuni esercizi sulla prospettiva fatti durante il primo anno di Fumetto (disegni provenienti dal book).



Prospettiva centrale.



Prospettiva a due punti di fuga.

giovedì 21 aprile 2011

Mecha design

Il mecha design non è così semplice da disegnare anche se poi è una figata da vedere (se fatto bene ovviamente!).

La cosa importante da tenere a mente quando si disegna qualcosa di meccanico (che sia un robot, un mezzo di trasporto, un elettrodomestico ecc...) è far capire come funziona, come si muove, a che cosa serve, cosa può o non può fare (questo soprattutto se stiamo inventando qualcosa di nuovo).
Aver bene a mente tutto questo fin dall'inizio è molto importante per riuscire poi a rendere più funzionale e credibile quello che poi andremo a disegnare.

I disegni che vedete qui sotto provengono dai book di Fumetto e di Cinema d'Animazione del primo anno.



Esercizi sul mecha design fatti durante il primo anno di Fumetto.
Alcuni copiati, altri inventati.



Esercizi sul mecha design fatti durante il primo anno di Cinema d'Animazione.
Alcuni copiati, altri inventati.

lunedì 18 aprile 2011

Fatine
Fairies

Prima di entrare nella Scuola Comics di Padova ho fatto due anni di Architettura d'Interni, ma durante gli studi ho capito che non era quella la mia strada (anche se mi ha sempre affascinato e incuriosito).
Dentro di me sentivo il bisogno di disegnare liberamente come ho sempre fatto fin da piccola, e infatti i quaderni di appunti di quegli anni trovavano spazio per vari disegnini e soprattutto fatine sparse qua e la.
Alcune poi le ho risistemate e colorate.

Questa che vi mostro oggi è una fatina che piaceva particolarmente a mia sorella, a tal punto che mi ha chiesto di disegnargliela in camera sua, sul muro appena sopra al comodino, vicino al suo letto.



Matita su carta.



Matite colorate e penna su carta.



Tempere e matite colorate su muro.

giovedì 14 aprile 2011

Ombre, luci ed atmosfere
Shadows, lights and atmospheres

Questi che vedete son sempre degli esercizi fatti durante il primo anno di Cinema d'Animazione sullo studio di ombre e luci e sull'atmosfera (a volte anche magica) che si riesce a creare.

Le freccette che vedete indicano la direzione della luce nel colpire ogni oggetto.



Disegni dati dall'insegnante, ombre decise e realizzate da me con una matita grassa.

Mani
Hands

Le mani nell'Animazione sono importantissime perché compiono molte azioni e spesso ci aiutano a comprendere o esaltare espressioni, emozioni ecc ecc...

Eccovi quindi alcuni studi delle mani in varie pose, fatti durante il primo anno del Corso di Cinema d'Animazione.



Le mani che sono più esterne sono state copiate, mentre quelle più interne sono state inventate da me.

lunedì 11 aprile 2011

Acrilici e sfumature
Acrylics and shading

Questo è un'altro esercizio fatto durante il primo anno di Cinema d'Animazione.

Il lavoro consisteva nel riprodurre lo stesso disegno in tre fogli diversi.
Il primo doveva esser fatto a matita e consisteva essenzialmente nello studio di ombre, luci e sfumature varie.
Il secondo doveva contenere i colori che avevamo scelto per ogni oggetto del disegno mantenendo però tinte piatte.
Il terzo infine doveva essere un insieme dei due, per cui si dovevano prendere i colori del secondo disegno tenendo conto di luci e ombre del primo.

Pagine provenienti dal book di Cinema d'Animazione del primo anno.



Primo disegno: studio di ombre e luci.
Matita grassa su cartoncino ruvido per acquerello.



Secondo disegno: studio dei colori in tinte piatte.
Acrilici su cartoncino per acquerello.



Terzo disegno: risultato finale dell'insieme tra i primi due.
Acrilici su cartoncino per acquerello.

mercoledì 6 aprile 2011

Dipingendo con i contrasti
Painting with contrasts

Questi che vi posto fanno parte di un noiosissimo lavoro fatto durante il primo anno di Cinema d'Animazione.
Il lavoro consisteva nel riprodurre lo stesso disegno che vedete in sette fogli e colorare ogni disegno con un contrasto diverso.

I sette contrasti sono:
-contrasto di colori caldi (o freddi);
-contrasto di colori puri (i tre colori primari);
-contrasto di chiaro-scuro;
-contrasto di qualità;
-contrasto di colori complementari;
-contrasto di quantità;
-contrasto di simultaneità (mettere assieme tutti i contrasti).

Qui ve ne posto solo due, che son quelli a mio parere venuti meglio e anche più interessanti alla vista...
Vi avverto che questi sono i primissimi dipinti fatti dopo mille mila anni che non prendevo in mano un pennello (credo quindi dalle medie!!) e soprattutto sono i primissimi in assoluto fatti usando gli acrilici.



Contrasto di colori caldi.
Acrilici su cartoncino per acquerello.



Contrasto di chiaro-scuro.
Acrilici su cartoncino per acquerello.

lunedì 4 aprile 2011

Un po' di chiaro scuro...
Light and shade

Saper dove e come mettere le ombre è importantissimo, non solo perché rende molto più realistico ciò che si sta disegnando, ma principalmente perché rende più tridimensionale l'oggetto in questione, aiutandoci a capire che cos'è, com'è fatto e anche di che materiale è composto.

Vi posto alcuni esercizi di chiaro scuro e ombre nette fatti durante il primo anno del corso di Fumetto.



Ombre fatte usando una matita grassa.



Ombre fatte usando china e pennello.